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dic 27, 2023Messo Mi piace da Francesco Pigliaru

La soluzione? Per me potrebbe essere esplicitare la propria adesione alle alleanze internazionali perché per me è chiaro per chi lavora il m5s e non è di sicuro il fronte democratico. A questo punto se perdere si deve, almeno farlo con onore esplicitando i propri principi democratici inseparabili sia nel campo dei diritti civili che sociali come fondamentali che non sono perseguiti negli ordinamenti ai quali i 5s ci vorrebbe "affidare".

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Certo che il voto disgiunto é una tentazione! Serebbero delle primarie. Condivido quanto scrive Alessandra. 🤗

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E questo ragionamento poco visionario che rende la coalizione debole. Pensare che M5S e Pd siano concorrenti per l'eterno e che entrambi non possano mai incrementare insieme il proprio consenso con quasi la metà degli elettori astensionisti, va oltre il masochismo politico.

Pensare che si possa creare una coalizione di csx, alternativa a questa destra solo ed esclusivamente con il passaggio delle primarie mi sembra molto più limitante rispetto ad un accordo tra tutte le forze che ora rappresentano il campo largo.

Io che sono militante del PD non mi sono schierato a priori con un possibile candidato del mio partito ma anzi ho riconosciuto il nome di Alessandra Todde più interessante di alcuni nomi che il mio stesso partito faceva.

Come ho trovato la richiesta delle primarie divisiva, tardiva e personale.

A me le primarie piacerebbero addirittura fatte per legge ed in contemporanea nei vari schieramenti ma mi piacerebbe anche che non fossero alimentatrici di divisioni future, che non fossero "diavoline" per futuri incendi interni alla coalizione o nello stesso partito.

Quindi se un accordo si è trovato tra le varie sigle del campo largo ben venga.

E se questo accordo dopo mesi di discussione è stato benedetto a Roma ancora meglio. Non lo trovo uno scandalo. Mi sarei preoccupato del contrario se della Regione Sardegna non se ne fosse discusso minimamente.

Quindi ora cerchiamo di lavorare per una unità di intenti che non si tratta solo di vincere le elezioni ma di cercare di costruire qualcosa di unitario e saldo per il futuro e in tutto il paese.

Se pensiamo che il nostro futuro sia sempre quello di rubarci col vicino lo zerbino nel pianerottolo di casa per rendere la nostra casa più accogliente a discapito dell'altro, ci condanneremo a controllarci dallo spioncino.

Ma buttando via lo zerbino che ci divide a aprendo le porte potremmo dividerci i futuri ospiti.

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